SEO: ottimizzazione per motori di ricerca

In questa guida trovi tutto quello che devi sapere sull’ottimizzazione per i motori di ricerca, dal significato di SEO, come ottimizzare una pagina web, a come scrivere i contenuti e renderli rilevanti per i tuoi utenti fino alla misurazione dei risultati, insomma una introduzione completa per aumentare il traffico al tuo sito web.

Cosa significa SEO e come funziona

SEO in inglese significa “Search Engine Optimization” e comprende tutte le attività di ottimizzazione di un sito web utili a migliorare la visibilità nei risultati non a pagamento dei motori di ricerca come Google per specifiche parole chiave

Semplificando la definizione, fare SEO significa rendere un sito come la migliore scelta disponibile nel web per rispondere alle domande fatte degli utenti con specifiche chiavi di ricerca.

Un sito internet ben posizionato ottiene quindi, mese dopo mese, traffico “gratuito” dai motori di ricerca per le keyword per cui è stato ottimizzato.

SEO come funziona - Illustrazione
Illustrazione che spiega come funziona la SEO e come avviene il posizionamento nei risultati organici dei motori di ricerca di un sito web

Per semplificare, le attività di ottimizzazione SEO per i motori di ricerca sono 3:

  • Ottimizzazione tecnica. La prima fase permette ai motori di ricerca di accedere e comprendere correttamente i contenuti del tuo sito web. Fare SEO significa anche migliorare l’esperienza utente come consigliato da Google con l’introduzione dei Core Web Vitals1 e adottare soluzioni innovative come Schema.org2 per stare al passo con l’evoluzione del web.
  • Creazione di contenuti di qualità. I tuoi contenuti devono saper rispondere a diversi intenti di ricerca3. Se gli utenti dimostreranno di apprezzarli, i motori di ricerca sapranno di aver fornito il miglior contenuto disponibile. Questa consapevolezza si tradurrà in un miglioramento del tuo posizionamento.
  • Distribuzione e promozione dei contenuti. I contenuti, laddove possibile, devono essere pensati e creati con un obiettivo ben preciso: essere condivisi dagli utenti! Essere citati con un link da siti autorevoli, è infatti un modo inequivocabile per comunicare a Google che il tuo è un contenuto di qualità.

La SEO è una combinazione perfetta tra strategia di marketing, tecnologia applicata al web e semantica dei contenuti

Come funzionano i motori di ricerca

Prima di iniziare ad ottimizzare un sito web, è necessario capire come funzionano i motori di ricerca:

  1. Scansione o Crawling – I motori di ricerca come Google, scansionano il Web alla scoperta di nuovi contenuti tramite sofisticati programmi chiamati crawler o spider4. Trovate nuove pagine, gli spider seguono i link rilevati alla scoperta di nuovi contenuti in un processo a catena continuo.
  2. Indicizzazione o Indexing – Google copia e archivia i contenuti scansionati in un indice. Questo indice è memorizzato in server di elevatissima potenza affinché, quando un utente fa un ricerca, il risultato venga fornito quasi in tempo reale.
  3. Posizionamento o Ranking – Quando l’utente effettua una ricerca, gli algoritmi dei motori di ricerca, valutano sulla base dei fattori di posizionamento, quali contenuti rispondono meglio alla sua domanda informativa.
Video Youtube – Come funziona Google
In questo video viene spiegato in modo semplice e accessibile a tutti come funziona Google, il motore di ricerca di Mountain View.

La ricerca e analisi delle parole chiave

Per capire chi sono e cosa cercano i tuoi utenti, rispondi a queste 4 domande:

  • Che problema vogliono risolvere cercando nel web?
  • A cosa sono realmente interessati?
  • Che tipo di linguaggio usano?
  • Quali sono i siti web che rispondono alle loro domande?

Una volta risposto, avrai una lista iniziale keyword e di siti competitor per definire il tuo set di chiavi di ricerca su cui concentrare i tuoi sforzi.

La ricerca e analisi delle parole chiave è il primo passo di una qualsiasi strategia SEO perché aiuta a capire cosa e come cercano gli utenti online

Ci sono 3 parametri che ti possono aiutare nella scelta dei termini di ricerca più adatti ai tuoi obiettivi di posizionamento:

  1. Volumi di ricerca – Numero di volte su base mensile per cui una parola chiave viene utilizzata per una ricerca
  2. Rilevanza – Un termine può avere anche alti volumi di ricerca ma non essere rilevante per il sito che state ottimizzando
  3. Concorrenza – Parole chiave con alti volumi di ricerca possono potenzialmente attrarre molti utenti ma avere anche un’elevata concorrenza

Prima di procedere oltre, ci tengo a spiegarti il modello della Coda Lunga o Long Tail5.

Long Tail Keyword - Esempio SEO
Le parole chiave short tail sono generiche e si caratterizzano per volumi di ricerca e competitività più alti. Le long tail invece sono più specifiche con minori volumi ma più facili da posizionare.

Le parole chiave a coda lunga, ovvero query più strutturate e puntuali, rispondono meglio alla domanda informativa degli utenti e hanno generalmente tassi di conversione più alti

Risulta quindi intuibile come sia consigliabile puntare su un più alto numero di parole chiave con minori volumi di ricerca piuttosto che per poche keyword molto competitive.

Quali strumenti usare per trovare le parole chiave

Ci sono numerosi strumenti che ti possono aiutare a trovare le parole chiave giuste: il più popolare è lo Strumento di Pianificazione delle Parole Chiave o Keyword Planner di Google Ads6.

Google Ads – Strumento ricerca parole chiave – Pannello utente
Lo strumento gratuito di ricerca delle parole chiave di Google Ads fornisce idee, indicazioni sui volumi di ricerca e statistiche storiche delle ricerche.

Adesso hai tutti i dati necessari per prioritizzare la scelta delle tue parole chiave e mappare gli intenti di ricerca dei tuoi utenti.

La struttura del sito web

L’architettura di un sito internet permette ai motori di ricerca di trovare, scansionare e indicizzarne i contenuti.

La home page è la pagina più rilevante di un sito e i contenuti più importanti da posizionare si devono raggiungere al massimo con 3 clic

Ci sono alcuni accorgimenti che possono fare davvero la differenza per organizzare i contenuti di un sito web:

  • Usa il menù di navigazione principale, il footer e l’eventuale sidebar per collegare i contenuti principali del sito
  • Identifica le pagine che ricevono più link interni, utilizzando uno strumento come ScreamingFrog7 che emula gli spider dei motori di ricerca
  • Cura l’esperienza utente della home page: offri collegamenti diretti ai contenuti per te più strategici
  • Utilizza delle pagine di categoria per listare e raggruppare i contenuti in aree tematiche
Struttura sito web
Un’architettura ben progettata, migliora sensibilmente l’esperienza utente e influisce positivamente sul posizionamento di un sito web.

Come ottimizzare i collegamenti interni di un sito

I link interni sono collegamenti che vanno da una pagina ad un’altra dello stesso sito e sono comunemente utilizzati nel menù di navigazione principale e nel footer.

Il testo di ancoraggio utilizzato nei link di collegamento tra le pagine, chiamato anche anchor text, deve essere parlante, descrittivo e predittivo

Eccoti quattro best practice per ottimizzare i link interni di un sito:

  • Utilizza parole chiave come testo di ancoraggio
  • Collega in modo strategico le pagine più importanti
  • Non utilizzare lo stesso testo di ancoraggio per pagine diverse
  • Inserisci i link in un’area prominente della pagina

In questo modo aiuteremo gli utenti (e Google) a comprendere i contenuti delle pagine di destinazione a cui i link fanno riferimento.

Ottimizzazione SEO dei link interni stio web Wikipedia
I link interni di Wikipedia favoriscono la navigazione e l’accessibilità alle risorse del sito web.

Ottimizzazione SEO On page

I contenuti, da soli, non sono sufficienti ad assicurare il buon posizionamento di un sito.

Le tecniche di ottimizzazione SEO On-page servono a rendere una pagina web rilevante per specifiche parole chiave

Eccoti quindi gli elementi più importanti di una pagina web da ottimizzare.

Meta tag Title

Il tag Title è l’elemento strutturale a cui i motori di ricerca attribuiscono più rilevanza.

Questo tag HTML8 si trova nell’<head> del codice sorgente della pagina.

Un tag <title> ottimizzato SEO deve:

  • Avere al massimo 55 caratteri (spazi inclusi)
  • Prevedere la parola chiave all’inizio
  • Essere scritto in modo accattivante
  <html>

    <head>

      <title>SEO, l'Arte dell'Ottimizzazione per Motori di Ricerca</title>
    
    </head>

  </html>Code language: HTML, XML (xml)

Meta tag Description

Il tag meta Description è il frammento di testo associato ad ogni pagina web e che viene visualizzato da motori di ricerca in SERP9.

Spesso gli utenti non cliccano sul primo risultato offerto dai motori ma scandagliano la pagina dei risultati di ricerca per trovare lo snippet che soddisfa meglio il proprio bisogno informativo.

La meta Description, se compilata strategicamente, può influenzare il Click To Rate (CTR) e quindi indirettamente il posizionamento della tua pagina web

Eccoti quindi 3 semplici regole per ottimizzare al meglio le meta description del tuo sito web:

  • Utilizza al massimo di 145 caratteri (spazi inclusi)
  • Cerca di essere breve e includi una call to action
  • Ricordati di inserire la parola chiave

Ricorda, è sempre una questione di intento di ricerca.

  <html>

    <head>

      <meta name="description" content="Cosa significa SEO? Come si ottimizza un sito web per i motori di ricerca? In questa guida completa e aggiornata troverai tutte le risposte!" /> 
    
    </head>

  </html>Code language: HTML, XML (xml)

URL

Strutturare una URL con un massimo 3/5 parole, secondo alcuni studi10, pare sia premiante e favorisca il posizionamento organico.

Un altro aspetto da considerare è l’inclusione della parola chiave:

  • Deve essere breve, parlante e predittiva
  • Le parole che la costituiscono devono essere suddivise dal trattino “-“
  • Evita di inserire le stop words11

Marcatori titolo Hx

I marcatori titolo Hx12 sono tag HTML usati per determinare una gerarchica tra i contenuti di una pagina web e hanno un’influenza positiva sul ranking.

Ecco quindi delle semplici best practices per ottimizzarli al meglio:

  • Utilizza un solo h1 includendo la parola chiave target della pagina
  • I marcatori titolo h2, h3, ecc., devono essere utilizzati in modo gerarchico e devono fornire una chiara descrizione del contenuto che anticipano
  <html>

    <body>

      <h1>SEO: ottimizzazione per motori di ricerca</h1>

      <h2>Cosa significa SEO e come funziona</h2> 
    
    </body>

  </html>Code language: HTML, XML (xml)

Immagini e come ottimizzarle

Se sei un blogger o scrivi articoli per un quotidiano online, ti sarai chiesto se abbia senso inserire le immagini nei tuoi post.

La risposta ovviamente è si!

Le immagini rendono parlanti le risorse testuali del tuo sito web e contribuiscono positivamente al posizionamento dei tuoi contenuti

Se vuoi ottimizzare un’immagine per i motori di ricerca, ricorda di:

  • Scegli con cura il nome del file in modo che descriva l’immagine
  • Comprimi le dimensioni dell’immagine per ridurre i tempi di caricamento
  • Compila l’alt="…" text con la parola chiave di riferimento

Le immagini, oltre a contribuire all’esperienza utente, giocano un ruolo fondamentale nelle conversioni dei siti e-commerce.

  <html>

    <body>

      <img src="https://www.paoloalbera.com/seo.webp" alt="SEO" width="1024" height="768" >
    
    </body>

  </html>Code language: HTML, XML (xml)

La velocità di caricamento del sito web

Gli utenti sono sempre più attenti alla velocità di caricamento di una pagina web13. Come loro, anche i motori di ricerca come Google14 lo sono.

Le persone vogliono trovare le risposte alle proprie domande in tempi sempre più brevi

Un sito web veloce nei tempi di caricamento, permette infatti di:

  • Migliorare l’esperienza utente aumentando quindi i tassi di conversione
  • Facilitare l’accesso e l’indicizzazione delle risorse del sito
Risultato test Pagespeed tool di Google
Google ha reso disponibile il PageSpeed tool di analisi che fornisce alcuni suggerimenti per migliorare i tempi di caricamento di una pagina.

In alternativa, ti consiglio l’uso di WebPageTest15 che, a mio avviso, offre risultati più dettagliati e attendibili.

Ottimizzazione per dispositivi mobili

Ognuno di noi ha uno smartphone che usa ogni giorno per comunicare e cercare informazioni online.

Google ha confermato di dare priorità alla versione mobile dei contenuti di una pagina web per decidere il posizionamento dei risultati organici di ricerca16.

Ottimizzare un sito web per dispositivi mobili è un requisito fondamentale per essere oggi visibili sui motori di ricerca

L’ottimizzazione per dispositivi mobili o mobile SEO prevede che:

  • Le risorse devono essere accessibili da qualsiasi device
  • I contenuti devono essere ugualmente visibili su tutti i dispositivi
  • I tempi di caricamento devono essere rapidi anche su smartphone
  • L’esperienza utente deve essere appagante su tutti i dispositivi
Ottimizzazione SEO – Sito web mobile friendly
Anche in questo caso, Google ci viene in aiuto offrendoci uno strumento di Test di Ottimizzazione Mobile [17] che fornisce consigli utili su come rendere un sito più mobile friendly.

Ottimizzazione SEO Off page

L’algoritmo di Google si basa in gran parte sui link17 ed è quindi importante che un sito web abbia un profilo di backlink di qualità.

Esistono diverse strategie di ottimizzazione off site ma, dal momento che i motori di ricerca si sono fatti sempre più furbi nell’identificare le manipolazioni artificiose, alcune di queste sono diventate estremamente pericolose.

Se sei un neofita della SEO e non vuoi mettere a repentaglio la visibilità organica del tuo sito web, concentra i tuoi sforzi sul content marketing

Vediamo quindi insieme come procedere passo passo nella creazione e promozione di contenuti di qualità.

8 Fattori di posizionamento SEO

La lista definitiva dei fattori di ranking più importanti che Google utilizza per valutare e posizionare un sito web sui risultati di ricerca

Come identificare l’audience di riferimento

Se vuoi che i tuoi contenuti siano citati o, meglio ancora, linkati, devi innanzitutto capire chi è disposto a leggerli.

Ci sono diversi strumenti che ti possono aiutare ad identificare gli influencer di riferimento. Uno dei più efficaci sul mercato è a mio avviso il Content explorer di Ahrefs18.

Ahrefs - Content explorer - Pannello utente
Il Content explorer di Ahrefs ti permette di identificare i contenuti più performanti nella tua nicchia e trovare migliaia di link potenziali.

Come scegliere e promuovere nuovi contenuti

Alcune tipologie di contenuti sono particolarmente adatte a ricevere link esterni o ad essere condivisi.

Se sei alla ricerca della giusta ispirazione, eccoti qualche consiglio:

  • Crea contenuti capaci di risolvere i problemi dei tuoi utenti
  • Analizza i contenuti di successo dei tuoi competitor e migliorali
  • Individua gli influencer di settore disposti a promuovere contenuti

Ricordati le parole chiave!

Utilizza la keyword research per capire come i tuoi utenti usano i motori di ricerca e utilizza il loro linguaggio per sviluppare nuovi contenuti o per ottimizzare quelli già esistenti.

Come misurare i risultati

Una volta ottimizzato il tuo sito web, dovrai analizzare la bontà del tuo lavoro. Esistono diversi KPI19 da monitorare, ciascuno con le proprie specificità.

Monitorare il posizionamento delle parole chiave

Il costante (e ansioso) monitoraggio del posizionamento di tutte le query di ricerca per cui il tuo sito web si posiziona, è un approccio che ti sconsiglio caldamente.

Per capire i risultati della tua campagna SEO, monitora nel tempo il posizionamento delle parole chiave più importanti e strategiche

Il mercato offre svariati strumenti, gratuiti e a pagamento. Alcuni di questi, permettono di monitorare anche il posizionamento per ricerche da dispositivi mobili e geo-localizzate.

Se sei una piccola impresa o ti stai avvicinando alla SEO, uno strumento gratuito come Google Search Console20 ti permetterà di sviluppare la dimestichezza necessaria per valutare il posizionamento del tuo sito web.

Google Search Console – Pannello Utente
La Google Search Console, offre svariati rapporti per analizzare il comportamento di un sito web tra cui quello relativo al posizionamento medio delle parole chiave.

Analizzare il traffico organico dai motori di ricerca

L’analisi del traffico organico permette di misurare il numero di visitatori provenienti dai motori di ricerca e di comprenderne il comportamento all’interno del sito.

La variazione di traffico organico dai motori di ricerca è il KPI più rappresentativo per valutare i risultati della tua campagna SEO

Google Analytics21 è le suite di web analytics più diffusa che, già nella sua versione gratuita, offre strumenti di analisi molto avanzati.

Google Analytics – Report Esemplificativo - Pannello utente
Per conoscere il traffico naturale intercettato dal tuo sito web su Google Analytics, accedi al pannello principale, vai su “Pubblico” => “Panoramica” => “Tutte le sessioni” e filtra per “Traffico Organico”.

Contatti e vendite dai motori di ricerca

Il modo più semplice per ottenere questi dati è quello di impostare degli obiettivi o di attivare il monitoraggio e-commerce in uno strumento di analisi come Google Analytics.

Tra i KPI più importanti da monitorare per misurare il ROI della attività SEO ci sono le lead, le vendite e il fatturato

Sebbene i dati dei tool di web analytics siano generalmente semplici da collezionare, devi tenere presente quanto segue:

  • I dati sono, in maniera più o meno variabile, inaccurati
  • La tecnologia del sito può provocare distorsioni nei dati raccolti
  • Scegli il modello di attribuzione22 appropriato per fare le tue valutazioni

Per concludere

Se sei qui significa che hai a disposizione tutto quello che ti serve per iniziare ad ottimizzare il tuo sito web.

Ti stai chiedendo da dove iniziare?

Prioritizza!

Dalla mia esperienza come consulente SEO è raro il caso in cui un sito sia ottimizzato alla perfezione in ogni suo aspetto.

Pensa a quello che sai fare bene, al budget che hai a disposizione e alle ottimizzazioni che ritieni essere più efficaci per il tuo posizionamento.

Se sei in gamba a creare contenuti, seleziona con cura le parole chiave e concentrati sul content marketing.

Se hai un sito web complesso, concentrati sulla ottimizzazione On-Page, oppure richiedi una consulenza SEO in modo che qualcuno lo faccia per te.

Ricorda, l’obiettivo finale di qualsiasi strategia SEO è ottenere più visibilità e traffico organico qualificato dai motori di ricerca.

  1. Web Vitals – Metriche essenziali introdotte nel 2020 da Google per valutare la user experience di un sito web e ritenute essenziali per una buona esperienza utente
  2. Schema.org – Vocabolario specifico di tag o microdati che facilitano la comprensione di una pagina web da parte dei motori di ricerca
  3. Intento di Ricerca: motivo per cui un utente effettua una ricerca. L’intento è comunemente classificato in navigazionale, informativo, commerciale e transazionale e aiuta a comprendere con che tipo di contenuto la pagina deve rispondere alla domanda informativa degli utenti
  4. Crawler: definiti anche web crawler, spider o robot, sono programmi informatici sviluppati per visitare i siti web, leggerne i contenuti e codificarne parole/termini in grado di descriverli al meglio
  5. Coda Lunga o Long Tail – Espressione coniata da Chris Anderson in un articolo dell’ottobre 2004 su Wired Magazine che descrive un modello economico e commerciale
  6. Strumento di Pianificazione delle Parole Chiave – Lo Strumento di pianificazione delle parole chiave di Google Ads è uno strumento di ricerca che consente di trovare le parole chiave target più adatte per annunci display, della rete di ricerca, video e per app
  7. ScreamingFrog – Tool SEO desktop (PC o Mac) che esegue la scansione di link, immagini, CSS, script e app dei siti Web
  8. HTML: Abbreviazione di HyperText Markup Language, un linguaggio utilizzato per la descrizione dei documenti delle pagine web. Indica gli elementi di base delle pagine web, compreso il testo dei documenti e gli eventuali link ipertestuali e immagini incorporate
  9. SERP: abbreviazione di Search Engine Result Page ovvero pagina dei risultati di ricerca fornita da un motore di ricerca, come ad esempio Google o Bing
  10. We Analyzed 1 Million Google Search Results – Studio sui fattori di ranking effettuato da Backlinko alias Brian Dean
  11. Stop Words – Le stop words, come gli articoli, le congiunzioni e le preposizioni sono elementi comunemente usati nella scrittura che i motori di ricerca considerano poco rilevanti ai fine della comprensione del testo
  12. Marcatori titolo hx – Tag HTML che comunicano l’organizzazione del contenuto di una pagina
  13. Find out how you stack up to new industry benchmarks for mobile page speed – Think With Google – Daniel An Google Global Product Lead, Mobile Web.
  14. Using site speed in web search ranking – Google Webmaster Central Blog
  15. WebPageTest – Test gratuiti di velocità effettuabili da tutto il mondo. Il tool utilizza browser e velocità di connessione reali e fornisce consigli di ottimizzazione dettagliati
  16. Rolling out mobile-first indexing – Google Webmaster Central Blog – 26 marzo 2018
  17. Test di Ottimizzazione Mobile – Strumento gratuito di Google che consente di verificare la facilità di utilizzo della tua pagina su dispositivi mobili
  18. Ahrefs: è una suite SEO che contiene strumenti per la creazione di link, la ricerca di parole chiave, l’analisi dei concorrenti, il monitoraggio del ranking e l’auditing di siti web.
  19. KPI o Key Performance Indicators: indicatori che permettono di misurare le performance di una determinata attività o processo, come esempio una campagna SEO
  20. Google Search Console – Search Console fornisce rapporti su cui è possibile eseguire azioni, strumenti e risorse per l’apprendimento, pensati per portare i tuoi contenuti sulla Ricerca Google
  21. Google Analytics – Google Analytics permette di misurare vendite, conversioni e il comportamento degli utenti sul tuo sito web
  22. Modello di attribuzione – Regola che determina il modo in cui le conversioni vengono attribuite ai punti di contatto nei percorsi degli utenti
Paolo Albera

Paolo Albera

Dal 2010, aiuto aziende, startup e professionisti ad aumentare la loro visibilità organica sui motori di ricerca.
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